Per molte PMI, ottenere prestiti dalle banche è di vitale importanza per finanziare le proprie attività.
Ma accedere al credito è diventato sempre più complesso.
Da fine 2022, i prestiti bancari sono in frenata, specialmente nel settore manifatturiero e dei sevizi e gli istituti bancari sono di conseguenza alla ricerca di maggiori garanzie.
Per una PMI, dunque, poter dare garanzie sulla propria stabilità finanziaria è diventato un vero e proprio vantaggio competitivo.
Ecco, l’assicurazione dei crediti commerciali può fornire questo vantaggio.
La polizza credito è infatti una garanzia ben accetta e conosciuta dal sistema bancario.
Per questo, vedremo oggi le 2 tipologie di garanzie a cui può ricorrere una PMI.
Ma, soprattutto, vedremo come l’assicurazione del credito può far la loro vece.
Le principali tipologie di garanzie che vedremo e a cui potrebbero appoggiarsi imprenditori e dirigenti delle imprese tue clienti sono:
- Le garanzie reali;
- le garanzie personali o patrimoniali.
Garanzie Reali
Le garanzie reali gravano sul patrimonio di un imprenditore o su quello della sua azienda, in particolare sui suoi beni, quali immobili o titoli.
Nel caso in cui fosse inadempiente verso l’istituto di credito che ha concesso il prestito, questo può aggredire i suoi beni immobili e mobili.
Le principali tipologie di garanzie reali sono:
- L’ipoteca. Nell’ipoteca l’oggetto della garanzia è un immobile o un bene mobile registrato. Il debitore con questa garanzia può quindi mantenere la disponibilità del bene, che potrà però essere aggredito dal creditore (es. banca) in caso di inadempienza;
- il pegno. Si tratta di una garanzia reale che ha come oggetto un bene mobile, che in questo caso viene consegnato al creditore (es. banca). Si può trattare di titoli, crediti o somme di denaro. Al contrario dell’ipoteca, in questo caso non è necessaria l’iscrizione in un pubblico registro;
- il privilegio. Si distingue dal pegno e dall’ipoteca, perché non può essere concordato tra le parti, ma è stabilito dalla legge allo scopo di tutelare determinate categorie di crediti.
Garanzie personali o patrimoniali (fideiussione)
Le garanzie personali o patrimoniali gravano sul patrimonio di un terzo soggetto che fa da garante tra debitore e creditore, in particolare sui suoi beni.
Nel caso in cui il debitore fosse inadempiente, la banca o il soggetto beneficiario della garanzia possono aggredire i beni immobili e mobili di tale garante.
Il caso più noto è la fideiussione personale, disciplinata ai sensi dell’art. 1936 c.c.
Il secondo esempio, molto più raro, è l’avvallo o avvallo cambiario: in questa garanzia personale, il debito è rappresentato da una cambiale, che viene sottoscritta “per avvallo” anche da un soggetto terzo, il garante.
A differenza delle garanzie reali, con quelle personali il creditore, in caso di inadempienza, può aggredire il patrimonio (beni mobili e immobili) di un terzo soggetto, il garante o fideiussore.
I vantaggi delle garanzie
Tutte queste garanzie servono alle aziende per aumentare le proprie possibilità di ricevere un finanziamento o di ottenerlo a tassi più agevolati.
Infatti possono presentarsi di fronte a un istituto di credito dando a questo una garanzia, per l’appunto, del fatto che, in caso di inadempienza, abbia la possibilità di riscuotere quanto gli è dovuto attraverso beni immobili e mobili.
Tali garanzie permettono quindi alle imprese di:
- Farsi concedere finanziamenti o prestiti che altrimenti avrebbero faticato a ottenere;
- ottenere tassi di interesse agevolati.
In questo discorso, però, come si inserisce l’assicurazione del credito?
Il ruolo di garanzia dell’assicurazione del credito
Il ruolo dell’assicurazione dei crediti è quello di proteggere i pagamenti a dilazione di un’azienda, garantendo un indennizzo in caso di mancato pagamento da parte di uno o più clienti.
Proprio per questo, può affiancare le garanzie reali e personali di fronte a banche e anche ad altri soggetti.
Vediamo meglio il perché.
La Compagnia assicurativa, prima di emettere la polizza, valuta e definisce il livello di solvibilità e affidabilità creditizia di ogni cliente dell’impresa da assicurare.
Si tratta di una valutazione molto simile a quella che le banche operano per definire il merito creditizio delle imprese che si rivolgono a loro.
Di conseguenza, l’assicurazione del credito certifica alle banche la bontà del portafoglio clienti di un’impresa e delle sue attività di gestione dei crediti commerciali.
In sintesi?
Garantisce alla banca che l’azienda a cui concederebbe il credito è ragionevolmente capace di far fronte a determinati impegni finanziari.
Facciamo un esempio.
Se un’azienda vende a dilazione ma ha bisogno di liquidità immediata, può chiedere a una banca di anticiparle le fatture. Quindi la banca le pagherebbe in anticipo buona parte del credito commerciale generato.
L’istituto di credito si inserisce così nel rapporto tra fornitore e cliente.
Anticipa liquidità al fornitore e dovrà ricevere al suo posto il pagamento da parte del cliente a scadenza della fattura.
Ecco, in questo caso, l’azienda assicurata che ha richiesto l’anticipo fattura può anche cedere alla banca il “beneficio di polizza”, ossia l’indennizzo che la Compagnia concederebbe all’azienda assicurata nel caso in cui uno dei suoi clienti, a cui è stato concesso il fido assicurativo, divenisse insolvente.
La banca avrebbe dunque anche la certezza di ricevere l’importo dovuto direttamente dalla Compagnia assicurativa in caso di insolvenza di uno dei clienti dell’azienda assicurata.
Questo significa che l’azienda assicurata, oltre ad essere protetta dalle insolvenze:
- È agevolata nell’accesso al credito,
- può abbassare i costi di altri strumenti di gestione del credito o finanziamento, anche esterni al canale bancario (può cedere loro il “beneficio di polizza”).
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