Approfondimento Assinews: ACI-ISTAT – incidenti, morti e feriti tornano a livelli pre-pandemia

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“Il 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, anche dell’incidentalità stradale, dopo gli anni in cui la pandemia ha visto la sua fase più acuta.

Rispetto al 2021 – secondo il report ACI-ISTAT – gli incidenti e gli infortunati fanno registrare, nel complesso, una crescita. Gli aumenti si concentrano soprattutto nel periodo da gennaio a luglio, negli stessi mesi del 2021 erano ancora in vigore misure per la limitazione del traffico e degli spostamenti per il contenimento del virus. A partire dal mese di agosto si rileva un calo di feriti e incidenti rispetto al 2021, mentre per le vittime si registrano ancora aumenti anche ad agosto, ottobre e dicembre.

Tutto questo in un contesto di mercato dell’auto in netta flessione: le prime iscrizioni di autovetture sono diminuite del 12,1% rispetto al 2021, mentre quelle di motocicli sono pressoché stabili. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli registrano una crescita del 10,7% rispetto al 2021 e un calo dell’1,4% rispetto al 2019.

Nel 2022, sulle strade italiane, si sono registrati 165.889 incidenti con lesioni a persone (151.875 nel 2021, +9,2%; 172.183 nel 2019, -3,7%). In media,  454 incidenti, 8,7 morti e 612 feriti ogni giorno.

Sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021 ma ancora in diminuzione
nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%). Il numero di vittime è invece pressoché stabile, di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%).

I morti entro le 24 ore dagli incidenti sono 2.651, mentre si contano 508 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento.
Le vittime aumentano per tutti gli utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri. Si contano 1.375 vittime tra gli occupanti di  autovetture (+15,4%), 781 tra i motociclisti (+12,4%), 70 tra i ciclomotoristi (+4,5%), 485 tra i pedoni (+3,2%).

Tra gli occupanti di autocarri si registrano 166 deceduti (-1,8%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 205, in diminuzione rispetto al 2021 quando erano 220 (-6,8%).

Aumentano, invece gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici. Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022, i feriti da 1.980 a 2.787, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 16 (nel 2021 erano 9 più un pedone).

Gli incidenti stradali, le vittime e i feriti aumentano in tutti gli ambiti stradali rispetto al 2021, ma rimangono ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, ad esclusione delle vittime su strade urbane. Nel confronto con il 2021 sulle autostrade si registra, per gli incidenti, un aumento del 9,7% e del 19,9% per le vittime; sulle strade urbane +9,8% per gli incidenti e +5,5% per le vittime, sulle strade extraurbane +7,2% per i sinistri e +12,2% per i decessi.

Anche nel complesso della Ue27 il numero delle vittime riprende ad aumentare nel 2022 (+3,7% rispetto all’anno precedente), dopo la drastica riduzione dei due anni di pandemia (-9,1% sul 2019). Complessivamente, nel 2022 le vittime sono 20.669, contro 19.932 del 2021 e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 46 morti per incidente stradale nella Ue27 e 54 nel nostro Paese, che passa dal 13° al 19° posto della graduatoria
europea.

I comportamenti errati alla guida più frequenti e i comportamenti più sanzionati

Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857), valore stabile nel tempo.

La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresenta infatti il 38,7% del totale.
Diminuiscono le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida sotto effetto di alcool e droghe.

Le statistiche provinciali – elaborate da ACI e Istat – mostrano un ritorno dell’incidentalità stradale ai livelli pre-pandemia del 2019.

Rispetto al 2019, 53 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 53, invece, tale numero è diminuito. In una sola provincia (Lodi), infine, il numero dei morti è rimasto stabile.

Le Province con maggiore incremento vittime: Oristano (+180%), Aosta (+150%), Novara (+79%)

Oristano (+180%: 14 morti nel 2022, 12 nel 2021 e 5 nel 2019), Aosta (+150%: 10 morti nel 2022, 1 nel 2021 e 4 nel 2019) e Novara (+79%: 34 morti nel 2022, 19 nel 2021 e 19 nel 2019), le province con gli incrementi percentuali maggiori.
Le province di Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+44).

Province – percentuali – maggiore diminuzione vittime: Vibo Valentia (-67%), Biella (-63%), Reggio Calabria e Gorizia (-60%)

Viceversa, Vibo Valentia fa registrare -67% (3 morti nel 2022, 6 nel 2021 e 9 nel 2019), Biella -63% (3 morti nel 2022, 13 nel 2021 e 8 nel 2019), Reggio Calabria e Gorizia -60% (rispettivamente 10 morti nel 2022, 22 nel 2021 e 25 nel 2019 e 4 morti nel 2022, 10 nel 2021 e 10 nel 2019).

Province – valori assoluti – maggiore incremento vittime: Roma (+33), Latina (+18), Novara e Foggia (+15)

Roma (+33 morti), Latina (+18), Novara e Foggia (+15), sono, invece, le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori di decessi sulle strade.

Province – valori assoluti – maggiore diminuzione vittime: Brescia (-20), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16)
Tra le province, Brescia (-20 morti), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16) sono quelle nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti.

Regioni – percentuali – maggiore incremento vittime: Valle d’Aosta (+150%), Basilicata (+59%) e Sardegna (+41%)

Tra le Regioni italiane il più alto aumento in termini percentuali è stato rilevato in Valle d’Aosta, (+150%), in Basilicata, (+59%) ed in Sardegna, (+41%).

Regioni – percentuali – maggiore diminuzione vittime: Molise (-50%), Calabria (-29%) e Abruzzo (-24%).

Tre le regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento dei decessi: Molise (-50%), Calabria (-29%) e Abruzzo (-24%).

In Calabria, tutte le province tranne Cosenza (+5%) hanno fatto registrare decrementi di vittime – Catanzaro -50%, Crotone -8%, Reggio Calabria -60%, Vibo Valentia -67% – per un calo complessivo dei morti sulle strade del 29%.

Regioni – valori assoluti – maggiore incremento vittime: Lazio (+44), Sardegna (+29) e Puglia (+19)

Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valore assoluto è stato osservato nel Lazio, (+44), in Sardegna (+29) ed in Puglia (+19).

Regioni – valori assoluti – maggiore diminuzione vittime: Emila Romagna (-41), Lombardia (-36) e Calabria (-30)

Le Regioni con la più alta diminuzione di decessi in valore assoluto sono state Emilia Romagna (-41), Lombardia (-36) e Calabria (-30).

Indice di mortalità: in 13 province più del doppio rispetto al valore medio nazionale

In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,90). Le situazioni più critiche a Matera (5,91), Foggia (5,18), Nuoro (5,15) e Vercelli (5,13).

Savona, Prato, Genova, La Spezia, Monza Brianza, Biella, Milano e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.

Mobilità dolce: vittime in forte crescita tra monopattini (+77,8%) e bici elettriche pedoni (+53,8%). Diminuiscono (-6,8%) le vittime tra i ciclisti

Nel corso del 2022, sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto allo scorso anno), 205 ciclisti (-6,8%) – di cui 20 su bici elettrica (+53,8%) – e 16 conducenti di monopattino (+77,8%).
Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (56), seguita da Milano
(24), Napoli (23) e Torino (18).
Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8).

Dei 16 morti su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella Provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale.”

(Fonte QUI)

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