Approfondimento DAS: L’INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE ITALIANA

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L’ISTAT, nel suo rapporto annuale 2023, evidenzia un invecchiamento progressivo della popolazione italiana che, nel triennio 2020-2023, è passata da un’età media di 45,7 anni a un’età media di 46,4 anni.

Costi sanitari, costi previdenziali e deficit del mercato lavorativo: il prezzo dell’invecchiamento

La fotografia scattata dall’Istituto Nazionale di Statistica non è delle migliori e conferma un dato in crescita: se è positivo che si vive più a lungo (tanto che si parla di una “quarta età”), è negativo il fatto che all’invecchiamento della popolazione non corrisponda un’adeguata assistenza socio-sanitaria e una compensazione in termini di nuove nascite. L’effetto, nel lungo termine, sarà un aumento della spesa pubblica per l’assistenza sanitaria ovvero un peggioramento delle prestazioni medico-assistenziali, un aumento dei costi previdenziali con il rischio del collasso del sistema pensionistico e la necessità di nuove “riforme” del mercato del lavoro, un’incapacità della società di fornire nuove leve per le attività produttive con la conseguenza di dover cercare all’estero (ovvero tra gli stranieri immigrati) la forza lavoro che il mercato domestico non è più in grado di salvaguardare. Ecco alcuni dati:

  • risultano in diminuzione gli individui in età attiva, specie i più giovani; i 15-64enni scendono a 37 milioni 339 mila (63,4%), mentre i ragazzi fino a 14 anni sono 7 milioni 334 mila (12,5%).

Ultrasessantacinquenni e ultraottantenni più numerosi al centro-nord rispetto al Mezzogiorno. Da inizio millennio, nella penisola, il numero di ultracentenari è triplicato

Sono le donne a vivere di più, ma l’elevata mortalità nel periodo pandemico ha colpito prevalentemente la popolazione più anziana e le donne, riducendo in parte il divario di sopravvivenza con gli uomini.

Le proiezioni statistiche prevedono un consistente aumento dei cosiddetti “grandi anziani”

  • nel 2041 la popolazione ultraottantenne aumenterà del 35,2% rispetto al 2021
  • gli ultranovantenni arriveranno a 1,4 milioni (+ 69,4% rispetto al 2021).

L’ampliamento dell’orizzonte temporale pone degli interrogativi sulla capacità di condurre, in età avanzata, una vita di relazione soddisfacente, partecipando in modo pieno ai vari ambiti della comunità di relazione

Tra le attività maggiormente esercitate nella c.d. “silver age”, si segnala:

  • ai primi posti la pratica sportiva, le attività di volontariato e la fruizione delle biblioteche, a testimoniare un progressivo diffondersi di comportamenti attivi e proattivi
  • meno gettonato l’intrattenimento: il 90% delle persone con over 75 anni non ha fruito di spettacoli fuori casa nel 2021
  • la partecipazione civica e politica, invece, sembra non aver subito particolari effetti a causa della pandemia.

La pandemia ha lasciato il segno, soprattutto a livello psicologico

  • l’area del benessere personale e collettivo mostra un peggioramento rispetto al passato: sono minori, infatti, le quote di ultra sessantacinquenni soddisfatti del tempo libero, delle relazioni familiari e di quelle con gli amici.

Alle relazioni personali e sociali si sostituisce una diffusione delle relazioni “virtuali”: aspetti positivi e negativi

  • rispetto al passato, il ricorso alla tecnologia, ai social network, alla multimedialità, è risultato 20 volte superiore tra le persone con più di 65 anni, attestandosi al 36,4%
  • ciò ha comportato una riduzione dei divari digitali; un abbattimento dell’impatto delle barriere architettoniche e dell’isolamento fisico; una minore incidenza dell’isolamento sociale dovuto alle distanze e alla perdita di capacità nella locomozione; una sensibilità maggiore agli stimoli esterni in grado di contrastare il declino cognitivo
  • ciò ha comportato una maggiore esposizione alle truffe on line; ai rischi cyber; ai crimini commessi mediante l’uso di internet (furto d’identità, violazioni privacy, ecc.).

Il nuovo prodotto di tutela legale DAS PER TE prevede, tra i servizi aggiuntivi, l’assistenza DIGITALE SICURO contro il furto d’identità su internet e sul dark web, la protezione dei dati online per il PC e notebook, una suite di sicurezza mobile per smartphone e tablet, e l’assistenza dedicata che consente di essere protetti rispetto a ladri d’identità e truffatori che cercano di approfittare delle informazioni personali. In tutti i casi, è possibile includere nella polizza DAS PER TE uno o più parenti over 80 non residenti, di cui ci si prende cura, per estendere la copertura alla loro vita privata e abitazione di residenza.”

(Fonte: Assinews.it, 13 luglio 2023; Istat, Rapporto annuale 2023, ad indicem, https://www.istat.it/it/archivio/285017)

Fonte: QUI

 

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