Approfondimento DAS: SANITÀ, DATI STATISTICI E RESPONSABILITÀ MEDICA

Facebook
Twitter
LinkedIn

“L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce l’inviolabilità del diritto alla salute sia come bene individuale che come interesse collettivo. Formulata più di 70 anni fa, questa dichiarazione rimane ancora oggi attualissima, contenendo principi di civiltà che dovrebbero costituire il punto di riferimento per orientare le scelte di politica sanitaria pubblica e le riforme organizzative. Al riguardo, va ricordato che, tra le tante carte costituzionali, quella italiana è l’unica a considerare la tutela della salute come un diritto fondamentale dell’individuo e della società.

Secondo un’indagine condotta dall’OMS (Fonte: “Delivering quality health services. A global imperative for universal health coverage”, WHO, WBG, OECD, International Bank for Reconstruction and Development, 2018, specie cap. 3, Global state of health care quality, pagg. 27-40, sulla qualità dei servizi sanitari), dieci pazienti su cento riportano una lesione riconducibile a un caso di responsabilità medica. Il 10% di coloro che subiscono un trattamento sanitario, quale conseguenza colposa di una prestazione medica, riporta una lesione che, nell’1% dei casi, condurrà alla morte involontaria del paziente.

Esiste la possibilità che un paziente subisca un evento dannoso imputabile alle cure sanitarie prestate. Tale evento può comportare morte, peggioramento dello stato di salute o prolungamento della degenza nella struttura sanitaria ospedaliera (pubblica o privata). Durante il percorso medico e clinico del paziente, inoltre, possono verificarsi dei fatti avversi e inattesi che comportano un danno non intenzionale, ma altrettanto indesiderabile.

In Italia, ogni anno, su circa 10 milioni di ricoveri ospedalieri, un milione di pazienti rimane vittima di un errore sanitario (medical malpractice) di cui circa sei-sette mila muoiono per cause direttamente connesse al trattamento sanitario ricevuto. Al comparto sanitario è stato destinato, nel 2011, il 7,1% del PIL, molto meno di quanto hanno fatto gli Stati Uniti o gli altri Stati europei. (Fonte: Atti parlamentari, Camera dei Deputati, XVI legislatura, pag. 174).

 

Negligenza, imprudenza, imperizia: i fondamenti della responsabilità sanitaria

 

Il numero di errori medici che conducono a responsabilità è di difficile quantificazione statistica a causa anche della resistenza degli operatori sanitari a segnalare i sinistri causa di responsabilità: le statistiche registrano soltanto le situazioni in cui c’è stata una denuncia o una richiesta di risarcimento avanzata dal paziente o dai parenti dello stesso. Il bollettino informativo dell’IVASS rileva che, nel periodo 2010-2016, i rischi da responsabilità civile sanitaria sono diminuiti e che le imprese hanno ricevuto nel 2016 circa 15.000 denunce di sinistro, in costante diminuzione dal 2010 quando ammontavano a circa 30.000 (Fonte: IVASS, Servizio Studi e Gestione Dati – Divisione Studi e Analisi Statistiche, 2017, Bollettino n. 14, pag. 8).

 

Errore medico e malasanità: la responsabilità professionale medica e della struttura ospedaliera

 

Il termine ultimo per agire legalmente è di 10 anni. Tale termine, decorrente dal momento in cui si è verificato l’evento che ha causato la lesione o la morte del paziente, deve essere rispettato per agire in giudizio e richiedere il risarcimento del danno. Alcuni dati (Fonte: La Repubblica, 2019):

  • 600 nuove azioni legali contro i medici ogni anno;
  • 300.000 cause contro medici e strutture ospedaliere pendenti presso i tribunali;
  • il 95% delle azioni penali termina con un proscioglimento dell’imputato;
  • il 70% delle azioni civili si conclude in un nulla di fatto;
  • il costo complessivo dei contenziosi legali è di 10 miliardi di Euro (medicina difensiva);

Secondo il Med Mal Report Marsch (12esima edizione, 2021) sui numeri e i costi della responsabilità professionale medica, le pratiche relative a errori chirurgici e diagnostici costituiscono una quota rilevante di richieste di risarcimento che pervengono alle aziende sanitarie, con il 42% di incidenza sul totale dei sinistri assicurativi denunciati.

Quanto alla natura dei contenziosi medici legali in corso:

  • i procedimenti stragiudiziali rappresentano la maggioranza sul totale delle richieste analizzate, con una percentuale pari a 71,3%;
  • i procedimenti giudiziali (civili e penali) sono complessivamente il 23,5%;
  • il ricorso alla mediazione è tuttora piuttosto limitato (5,3%);

Quanto ai tempi medi di chiusura delle pratiche e di durata dei procedimenti, è possibile distinguere tra:

  • procedimenti civili: 4 anni;
  • procedimenti penali: 3,4 anni;
  • mediazione: 2,4 anni;
  • stragiudiziale: 1,9 anni;

Sempre in base all’analisi condotta da Med Mal Report Marsch, la distribuzione percentuale delle tipologie di danno da medical malpractice vede contrapposto il 12,2% dei casi di decesso (sul totale dei sinistri denunciati) contro l’87,8% dei casi di lesioni personali.”

 

Fonte: QUI

 

Contatta la nostra Agenzia e ricevi maggiori informazioni sulle nostre polizze DAS, saremo felici di studiare la soluzione che più si adatta alle tue specifiche esigenze:
📞Chiamaci al nostro numero di telefono 0423.23561
📧Scrivici una mail a info@planetassicurazioni.it
🚶Passa presso la nostra agenzia in Via Paolo Veronese 3 a Montebelluna (TV)