Approfondimento DAS: INFORTUNI SUL LAVORO 2021 – QUALI TUTELE?

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“Il 2021 può essere considerato un anno di transizione. Nonostante l’affievolirsi degli effetti dell’emergenza epidemiologica sui luoghi di lavori, nel 2022 gli infortuni mortali e le malattie professionali sono tornati ad aumentare. Un rischio per i lavoratori, sottoposti a condizioni e a luoghi di lavoro non conformi al PNRR richiesto dall’UE, ma anche per gli imprenditori, i professionisti e tutti quei datori di lavoro esposti a responsabilità sempre crescenti.

Soprattutto nella fase attuale, di profonda trasformazione verso la transizione digitale ed ecologica, in cui l’attenzione e gli sforzi del governo e delle istituzioni si sono incentrati sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la riapertura delle attività economiche deve proseguire in accordo con l’esigenza di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. È necessario, dunque, orientare gli strumenti e le iniziative verso un progresso, non solo economico, ma anche sociale in quanto un paese industrializzato e moderno non può consentire tragedie legate alla mancanza di sicurezza sui posti di lavoro.

 

Infortuni sul lavoro e malattie professionali: quali tutele?

 

Prevenzione, formazione ed informazione, incentivi alle imprese ed innovazione tecnologica, sono queste le strategie mediante le quali si combattono infortuni e malattie professionali, ma anche lavoro sommerso e precariato, altra grave lacuna del mercato del lavoro italiano. A queste strategie, ne possiamo indicare un’altra, complementare ma non residuale, che consiste in un’apposita copertura assicurativa di tutela legale in grado di assistere sia il lavoratore che il datore di lavoro nel caso in cui si dovesse verificare un incidente sul luogo di lavoro.

DAS offre coperture assicurative di tutela legale adeguate ad ogni esigenza e in grado di difendere l’imprenditore ingiustamente accusato di un infortunio sul lavoro ovvero di non aver adeguato i protocolli di sicurezza in uso nella propria azienda.

La relazione annuale Inail del 2021 illustra i dati sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, soffermandosi anche sui risultati raggiunti nel campo della ricerca scientifica, della prevenzione, della riabilitazione professionale e degli investimenti. Ecco alcuni numeri tratti dalla Relazione Annuale Inail 2021 (Fonte: https://www.inail.it/cs; Relazione Annuale 2021, 25.07.22):

  • aumentati del 10% i casi mortali tradizionali non collegati all’emergenza epidemiologica;
  • denunciati in un anno oltre 560 mila infortuni sul lavoro, circa il 20% in più rispetto al 2020;
  • gli infortuni complessivi con esito mortale sono stati 1.361;
  • gli infortuni mortali effettivamente accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, avvenuti “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria);
  • le patologie lavoro-correlate denunciate all’Inail sono state poco più di 55mila, in crescita del 22,8% rispetto all’anno 2020;

Ci sono delle buone notizie: interventi dell’Inail a sostegno delle imprese nell’attuazione del PNRR.

Per l’Italia, il programma “Next Generation EU” rappresenta un’occasione unica di sviluppo, investimento e riforme. In particolare, esso offre imperdibili opportunità:

  • per rafforzare il processo di modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione, fondato sulla digitalizzazione dei servizi e la valorizzazione del capitale umano;
  • per potenziare le infrastrutture e le filiere produttive, assicurando un percorso di crescita economica duraturo e sostenibile;
  • per migliorare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, puntando su formazione e cultura della sicurezza, promuovendo la coesione e l’inclusione sociale per conseguire maggiore equità e superare le disuguaglianze (relative al genere, al territorio e ai giovani);
  • dal 2010 a oggi, sono stati stanziati circa 2,8 miliardi di euro a fondo perduto e sono stati ammessi al finanziamento oltre 36.000 progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • nel 2021, l’Inail ha stanziato circa 274 milioni di euro che riguardano l’introduzione di nuove tipologie di progetti per valorizzare gli interventi che consentano alle aziende di ridurre i rischi e di incidere concretamente sul fenomeno infortunistico;
  • con riferimento al “terzo settore”, per il trasferimento scientifico e tecnologico delle conoscenze, l’Inail ha finanziato bandi di concorso per l’innovazione gestiti da centri di eccellenza, cui aderisce anche l’istituto, i quali hanno promosso 90 progetti presentati da piccole e medie imprese, per un totale di 11,7 milioni di euro;

Controversie giudiziali riconducibili a sinistri mortali o infortuni gravi sul luogo di lavoro per violazione della normativa sulla sicurezza e per la mancata adozione di un piano di prevenzione possono comportare costi legali e spese di giustizia di rilevante entità. Una polizza DAS di tutela legale garantisce un equo ricorso alla giustizia favorendo la difesa dei diritti violati e riducendo i rischi in caso di ricorsi o di soccombenza.

Il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36 (recante “Ulteriori Misure Urgenti per l’Attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”), nell’attribuire all’Inail un ruolo chiave di affiancamento ai soggetti impegnati nella realizzazione del PNRR, ha delineato l’ambito di operatività delle suddette misure:

  • iniziative di comunicazione e diffusione della cultura della prevenzione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • progettazione di programmi straordinari di formazione rivolti a tutte le figure aziendali coinvolte (in particolare, la formazione delle maestranze con simulatori digitali);
  • ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative, quali l’utilizzo della sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro e di esoscheletri per il sollevamento pesi; l’abbigliamento che registra i parametri vitali per le lavorazioni esposte ad alte temperature;
  • strumenti di analisi volti alla valutazione dei rischi e alla diagnosi precoce delle malattie professionali;
  • condivisione di banche dati e fonti informative, incentivando la “compliance” ovvero il rispetto spontaneo delle regole, l’innovazione e la sicurezza;

Nel prossimo futuro, sfide importanti coinvolgeranno i principali attori sociali ed istituzionali del mercato del lavoro. In una società in continuo divenire, c’è bisogno di flessibilità nella regolamentazione del mercato del lavoro e di una formazione di qualità per tutti gli operatori economici coinvolti affinché il pilastro della sicurezza dei lavoratori rimanga sempre solido, pur adeguandosi ai cambiamenti dello scenario economico e tenendo in considerazione anche gli altri fattori che caratterizzano il sistema economico e sociale italiano.”

di Walter Brighenti – DAS

Fonte: QUI

 

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